Campus Universitario di Lugano

Lugano, 2010 – 2011 

Federico de Molfetta e Carlo Gandolfi

con Roberto Bonadeo 

Tipo di progetto: concorso internazionale


Esposto nell’aula magna dell’USI a Lugano (14 – 27 luglio 2010) 

Il progetto attribuisce valore al rapporto tra edifici collettivi e spazi aperti.
Questi spazi rifuggono l’elementarità e la vaghezza di una rudimentale e meccanica interstizialità: ambiscono a entrare a far parte della città, a essere per la città.
 

Paesaggio e Architettura 

Il ragionamento sul sistema Cassarate – Campus USI – Parco Ciani – Lago include uno sguardo attento al ruolo di un nuovo ed importante momento urbano. 

La linea del Cassarate – già leggibile alla stregua di vero e proprio corridoio ecologico – cessa così di essere confine e crinale tra due parti dello stesso tessuto.
Diviene cerniera e risorsa paesaggistica in grado di connettere il Lago Ceresio ad una sequenza di spazi aperti che partono dal Parco Ciani, passano attraverso il Campus universitario e giungono sino a Cornaredo, creando una sorta di percorso controcorrente che permette di riscoprire la città da un nuovo punto di vista.
 

Nella città, da sempre, i nuovi progetti a grande scala hanno innescato esiti successivi: è per questo che il nuovo Campus non si confina nella sua specificità locale, ma intende divenire un nuovo fulcro a scala urbana.
Il nuovo spazio pubblico, dotato di una propria leggibile identità, funziona da contrappeso all’attuale Campus, quasi la passerella di progetto fungesse da braccio in equilibrio di un’ideale bilancia costituita dai due poli.